I cambiamenti climatici hanno reso sempre più frequenti eventi atmosferici estremi, tra cui tempeste di vento e uragani. In questo contesto, garantire la sicurezza degli edifici diventa una priorità. L'
UNI ha adottato lo standard internazionale
ISO 16316:2024, fornendo un metodo per determinare la resistenza di finestre, porte e facciate continue ai detriti trasportati dal vento durante tempeste distruttive.
Cosa prevede questa norma? Perché è così importante?
Un passo indietro l’origine della norma ISO 16316:2024: l’esperienza della Florida
Negli anni ’90, la Florida è stata colpita da una serie di uragani devastanti, che hanno causato danni enormi agli edifici e messo in pericolo la vita delle persone. Per rispondere a questa emergenza, è stato introdotto il Florida Building Code, un regolamento che definisce specifiche tecniche per la costruzione di edifici più sicuri.
All’interno di questo codice sono stati sviluppati i protocolli di test
HVHZ (High-Velocity Hurricane Zones), che stabiliscono le procedure per testare la resistenza degli elementi edilizi, tra cui serramenti e facciate continue, agli impatti da detriti trasportati dal vento e alle pressioni cicliche delle tempeste.
Queste metodologie sono state successivamente riprese dagli
standard americani ASTM (American Society for Testing and Materials) cioè norme tecniche utilizzate negli Stati Uniti e riconosciute a livello internazionale, in particolare:
- ASTM E1886: metodo di prova per finestre, porte e facciate esposte a detriti impattanti e differenze di pressione ciclica;
- ASTM E1996: specifica di prestazione per la resistenza agli impatti da detriti trasportati dal vento in caso di uragani.
L'
ISO 16316:2024 si basa sugli standard americani e ora, grazie all’iniziativa UNI, è diventata un riferimento normativo anche in Italia.
Come si valuta la resistenza dei serramenti? Ecco i test previsti dalla norma
La norma UNI ISO 16316 definisce due principali prove per valutare la resistenza di finestre, porte e facciate continue in caso di tempeste di vento:
1. Prova di impatto con missili simulati simula l’effetto dei detriti trasportati dal vento contro i serramenti. Viene eseguita lanciando:
- missili di legno, che rappresentano i detriti di grandi dimensioni come rami o assi di legno;
- sfere d’acciaio, che simulano detriti più piccoli, come ghiaia o altri materiali trasportati dal vento.

Esempio di prodotto testato con missili di legno
2. Prova di cicli di pressione dell’aria
Dopo l’impatto, il serramento viene sottoposto a variazioni cicliche di pressione per verificare se la struttura resiste o cede sotto le sollecitazioni del vento. Questo test riproduce le condizioni reali di una tempesta di vento, dove la pressione dell’aria cambia continuamente, mettendo a dura prova gli elementi edilizi.
Le due prove vengono eseguite in sequenza: prima l’impatto, poi i cicli di pressione.
L’adozione della UNI ISO 16316:2025 nel contesto italiano porta diversi vantaggi:
- maggiore sicurezza degli edifici, riducendo il rischio di danni in caso di eventi atmosferici estremi;
- miglioramento della qualità dei serramenti, con prodotti testati secondo standard internazionali;
- un riferimento normativo chiaro per progettisti e produttori, che potranno certificare la resistenza dei propri prodotti con test riconosciuti a livello globale.
Il laboratorio Safety di Istituto Giordano esegue le prove previste dalla
UNI ISO 16316:2025 e dagli standard americani
ASTM. Ciò consente ai produttori di finestre, porte e facciate continue di verificare la resistenza dei loro prodotti a condizioni climatiche estreme.
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