Il
laboratorio di resistenza al fuoco conclude la rubrica Labinsight, che ci ha accompagnato nell’ultimo anno: un viaggio all'interno dei laboratori di Istituto Giordano sotto la guida dei responsabili di sezione. Raccontiamo ora l'ultimo laboratorio, che vanta una storia particolare iniziata più di 40 anni fa sotto la spinta di una domanda frequente da parte del mondo dell’industria per la qualifica dei sistemi edilizi in termini di resistenza e/o compartimentazione dall’incendio.
Le
prime prove di resistenza al fuoco venivano effettuate nel parcheggio della sede centrale, utilizzando un forno sperimentale e una roulotte come ufficio mobile per l’acquisizione dei dati di prova. Tra il 1984 e il 1986, ci fu un significativo sviluppo:
l'ottenimento dell'autorizzazione ministeriale per operare ufficialmente nel campo dei laboratori per la resistenza al fuoco degli elementi edilizi, reso possibile grazie a nuove attrezzature autocostruite e situate sempre nel cortile, quali:
- un forno a bocca verticale di 2000x2000 mm
- uno orizzontale di 4000x2000 mm
Gli albori del laboratorio di Resistenza al Fuoco
Nel 1989, il laboratorio fu trasferito in un nuovo capannone a Gatteo, abbandonando così la sua precedente sistemazione per una sede stabile e adeguata. Dal trasferimento a oggi, la sezione si è ampliata e attrezzata con forni e
strumentazioni all'avanguardia, posizionando il laboratorio come riferimento nel contesto nazione e internazionale.
Il nostro punto di forza risiede nel personale altamente qualificato, infatti in ambito nazionale (UNI) ed europeo (CEN), i tecnici della sezione partecipano alle seguenti Commissioni Tecniche e relativi gruppi di lavoro:
- CEN TC 127 WG3 'Doors'
- UNI Commissione Comportamento all’incendio
- UNI Gruppo Resistenza all’incendio
- UNI Gruppo Serramenti Apribili Resistenti al Fuoco e a Tenuta di Fumo
Il rappresentante di Istituto Giordano ha detenuto il coordinamento del gruppo “Serramenti Apribili Resistenti al Fuoco e a Tenuta di Fumo” per almeno 30 anni.
Il laboratorio che opera dal 1986 con autorizzazione ministeriale ai sensi del DM 26/03/1985 è anche membro di ALIF (Associazione Italiana Laboratori Fuoco) ed EGOLF (European Group of Organisations for Fire Testing, Inspection and Certification).
Per un approfondimento sulla sezione, abbiamo intervistato
l’Ing. Stefano Vasini, uno dei fondatori del laboratorio e tuttora presente nello staff a fianco del Dott. Franco Berardi attuale responsabile.
Quali sono le principali attività che svolgete in laboratorio?
Ci occupiamo principalmente di testare il comportamento all’incendio dei sistemi resistenti al fuoco per stabilirne le prestazioni in termini di capacità portante delle strutture, tenuta alle fiamme e isolamento termico, protezione dall’irraggiamento dei sistemi divisori come porte, pareti e soffitti etc.
Parallelamente alle prove di resistenza al fuoco, il laboratorio esegue anche
prove di tenuta ai fumi delle porte tagliafuoco per la classificazione Sa e S200; caratteristica fondamentale per stabilire quanto una porta limiti la dispersione del fumo tra compartimenti nelle prime fasi dell’incendio.
Sono frequenti anche attività di ricerca per determinare comportamenti al fuoco di sistemi realizzati con materiali innovativi.
Tutte le prove sono eseguite in accordo alle norme tecniche nazionali (UNI), ed internazionali (CEN, ISO), sono frequenti però anche prove
ad-hoc che simulano scenari d’incendio speciali non previsti nelle norme, ma riferiti a progetti particolari.
L’attività di certificazione sotto autorizzazione ministeriale che il laboratorio esegue dal 1986 è stata successivamente completata da prove che abbracciano altri settori, come il:
- regolamento CPR (Regolamento Europeo sui Prodotti da Costruzione)
- settore navale FTP Code (Fire Testing Procedures)
- ferroviario
Quali strumenti vengono utilizzati per eseguire le prove?
In laboratorio sono presenti:
- forno sperimentale con apertura verticale 2000x2000 mm per prove su elementi speciali e per ricerche;
- forno sperimentale con apertura verticale 3200x3200 mm per prove su porte ed elementi divisori verticali;
- forno sperimentale con apertura orizzontale 3000x4000 mm per prove su elementi divisori e strutture orizzontali con e senza applicazione del carico;
- camera per tenuta fumo porte 3000x3000 mm.
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Forno con apertura verticale 3200x3200 mm |
Forno con apertura orizzontale 3000x4000 mm |
Per approfondimenti
visita la pagina dedicata.