PARITA’ DI GENERE (UNI / PdR 125): Istituto Giordano ottiene la Certificazione | Istituto Giordano

PARITA’ DI GENERE (UNI / PdR 125): Istituto Giordano ottiene la Certificazione

(Pubbl. 01/07/2024)
Intervista all’AD Sara Lorenza Giordano

Buongiorno Sara, Istituto Giordano ha ottenuto questa importante certificazione che ha come obiettivo primario quello di ridurre il divario di genere. Vuoi spiegare nel dettaglio cos’è la certificazione UNI/pdr 125?


La certificazione UNI/PdR 125 è uno standard sviluppato per valutare e certificare l'impegno e le prestazioni delle organizzazioni in termini di parità di genere nel posto di lavoro.
È noto che nel nostro paese le aziende sono molto lontane da questo obiettivo di parità ma l’introduzione di questo strumento, promosso ed incentivato anche con i fondi del PNRR, potrà dare una spinta affinchè ci si metta veramente a lavorare sulle policy mirate a ridurre questo divario.

Dopo mesi di intenso lavoro, redazione di report e analisi accurate dei dati, aggiornamento e introduzione di nuove procedure e parametri di monitoraggio, nel mese di aprile Istituto Giordano ha sostenuto e superato brillantemente l’audit per ottenere la certificazione per la parità di genere accreditata Accredia. Riteniamo di aver raggiunto un bell’obiettivo ma è solo un primo passo sia per le nostre politiche aziendali, sia per il nostro sviluppo come Ente di certificazione.


Sappiamo che per l’Istituto era molto importante ottenere questa certificazione, vuoi condividere con noi la motivazione?

L’Istituto è una realtà con leadership a maggioranza femminile.
Personalmente faccio parte di una categoria privilegiata di donne che hanno avuto la possibilità, l’occasione ed il coraggio di essere al vertice di un’azienda. Per tale ragione personale, unita ad una vision aziendale condivisa anche con una direzione maschile, abbiamo voluto intraprendere una strada che ponga la nostra azienda in una rosa di aziende virtuose creandone all’interno un ambiente lavorativo equo ed inclusivo.
Ottenere questa certificazione ci ha dato la prima soddisfazione di buon operato, ma è solo l’inizio.

Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo lavorato su diversi fronti mettendo in discussione in maniera autocritica sia le nostre politiche che i nostri processi lavorativi. Questo ci ha permesso di identificare aree di miglioramento e di implementare nuove strategie volte a garantire ancor di più un trattamento equo ed inclusivo per tutti i nostri dipendenti, indipendentemente dal genere.

Tra le novità introdotte, oltre a mantenere l’opzione del lavoro agile anche dopo la fine della pandemia, abbiamo inserito la flessibilità oraria, che permetterà maggiore libertà organizzativa e di conseguenza una migliore conciliazione vita-lavoro.
Come dicevo prima il mio ruolo di AD affiancato a quello del Presidente, anch’essa donna , rappresenta oggi una bellissima eccezione nel panorama italiano; vorremmo pensare per le nostre figlie e le nostre nipoti che tale possibilità possa diventare uno standard ma per ottenerlo è necessario l’impegno di tutti.

Bisogna lavorare sulle barriere culturali innanzitutto e nell’ambito lavorativo bisogna valorizzare le competenze e le qualità degli individui indipendentemente dal genere.
Noi crediamo fermamente che la diversità e l'equità siano non solo valori etici ma anche elementi chiave per il successo e la sostenibilità aziendale.


Quali azioni avete messo in campo per raggiungere gli obiettivi richiesti dalla norma?
Per conseguire questa certificazione Istituto Giordano ha lavorato per migliorarsi su diversi indicatori di performance chiave (KPI), tra cui:
  1. Equilibrio di genere: ricerca dell’equilibrio, dove possibile, tra il numero di dipendenti maschi e femmine a tutti i livelli aziendali.
  2. Gap retributivo: parità salariale tra generi per ruoli equivalenti.
  3. Crescita professionale e formazione: accesso equo a formazione e promozioni professionali.
  4. Conciliazione vita-lavoro: iniziative per supportare un equilibrio vita-lavoro sano per tutti i dipendenti, indipendentemente dal genere, introducendo un modello di orario flessibile e una gestione strutturata dello smart working.
  5. Miglioramento del clima aziendale: politiche attive per prevenire casi di discriminazione e molestie/abusi di qualsiasi genere.
  6. Tutela della maternità/paternità.

Abbiamo inoltre sviluppato programmi di formazione specifici per tutto il personale, allo scopo di sensibilizzare e educare sui temi della parità di genere e dell'inclusione; è in programma un ciclo di approfondimenti rivolti a tutti gli addetti e a tutti i livelli aziendali per trattare i temi legati agli stereotipi e unconscious bias, alle molestie di genere e all’utilizzo di un linguaggio inclusivo.

Continueremo a lavorare per promuovere una maggiore rappresentanza femminile a tutti i livelli aziendali, specialmente nei ruoli di leadership, perché crediamo che questo possa favorire un ambiente più variegato ed essere in grado di aumentare le prospettive dando l’esempio a tutte le donne per renderle consapevoli che i ruoli da leader non sono solo una prerogativa maschile.


Ritieni che l’ottenimento di questa certificazione abbia vantaggi anche verso gli stakeholder esterni?
Certamente. Questa certificazione non solo rafforza l'immagine dell'Azienda, riconoscendole un'etica lavorativa e una responsabilità sociale, ma crea un ambiente di lavoro più attraente per i talenti di tutti i generi, migliorando potenzialmente il livello, in termini di competenze e di motivazione, delle nuove assunzioni.
Inoltre, anche a livello di compliance e reputazione, adempiere a standard riconosciuti aumenta la fiducia dei clienti e dei partner commerciali e consentirà all’organizzazione di accedere a sgravi fiscali e premialità nella partecipazione a bandi italiani ed europei.


La parità di genere in Italia, qual è la situazione?
Ad oggi, giugno 2024, sono circa 13.000 le aziende in Italia che hanno ottenuto questa certificazione accreditata Accredia. Nonostante i progressi, la parità di genere rimane una sfida significativa. Secondo l'ultimo rapporto del Global Gender Gap Index, l'Italia si trova ancora indietro rispetto ad altri paesi europei nel colmare il divario di genere, specialmente in termini di partecipazione economica e opportunità.
La certificazione UNI/PdR 125 è un passo avanti verso la riduzione di questo gap, dimostrando l'impegno di aziende come Istituto Giordano nel voler fare la differenza; l’inizio di un percorso per cui la strada è ancora lunga ma senz’altro se intrapresa nel modo giusto e sostenuta può portarci in un futuro che ora è solo un desiderio ma che con l’impegno di tutti può diventare una realtà, equa ed inclusiva.