Alla maniera del ladro gentiluomo Arsenio Lupin, i nostri colleghi Paolo Bertini e Andrea Bruschi hanno messo in scena una vera e propria esplosione di un bancomat.
Lo scopo tuttavia è stato tutt’altro che vandalico! Si è trattato naturalmente di una prova di resistenza all’esplosione di una gabbia di protezione per cassaforte ATM, utilizzata per ridurre i danni causati dagli attacchi con gas esplosivi nelle filiali delle banche ed anche evitare che questi attacchi portino alla rimozione delle banconote dall’interno dell ‘ATM. Questa prove si è svolta in tutta sicurezza e realizzata secondo quanto previsto nella parte 10 dello standard europeo UNI EN 1143-1:2012.
Modalità della prova.
All’interno della cassaforte Atm è stata collocata una camera d’aria a sua volta riempita con una miscela ossiacetilenica alimentata grazie ad un collegamento delle bombole di ossigeno ed acetilene.
La stessa è stata inoltre connessa ad un dispositivo di innesco della deflagrazione con accensione elettrica.
Il campione
Foto del sistema
ATM con cassaforte
più interfaccia utente | Foto della gabbia
di protezione | Foto della camera d'aria |
L'esplosione
Esito della prova
Dopo l’esplosione i nostri tecnici hanno determinato la resistenza all’accesso dell’ATM provando ad aprire le ante di chiusura della gabbia utilizzando un piede di porco fino al superamento del limite di 6RU, previsto dalla normativa EN 1143-1 per il Grado di resistenza III, senza riuscire ad accedere alla cassaforte.
Si ringrazia l’azienda
GESEL SRL per l’autorizzazione alla pubblicazione dei contenuti descrittivi e fotografici dell’articolo.