Il nostro laboratorio di Chimica nasce circa trent’anni fa come supporto alle attività interne dell’Istituto.
Negli anni - sulla scia delle nuove normative e specifiche tecniche nazionali e internazionali – la sezione si è sviluppata offrendo servizi anche all’esterno e dotandosi di strumentazioni all’avanguardia che assicurano affidabilità e ripetibilità dei risultati. Il laboratorio è così suddiviso:
- l’area di CHIMICA DEI MATERIALI dedicata allo studio dei cicli di vita dei materiali che sono sottoposti a differenti sistemi di stress e di invecchiamento artificiale;
- l’area di CHIMICA AMBIENTALE che si occupa di analizzare la caratterizzazione dei rifiuti, delle acque, delle terre e delle rocce da scavo, Pellet e Combustibili da Rifiuto (CDR).
Tutte le attività di prova che vengono svolte in laboratorio si attengono in maniera rigorosa alle metodologie di prova raccomandate dai più importanti Enti nazionali ed internazionali: UNI, UNICHIM, ASTM, ISO, DIN, ecc.
Per approfondire la conoscenza di questa sezione abbiamo fatto qualche domanda al dott. Paolo Orioli, tecnico di grande esperienza professionale che da anni segue le attività del laboratorio.
Quali sono le principali attività che vengono svolte in laboratorio?
Il laboratorio si è specializzato principalmente in attività volte alla caratterizzazione dei materiali ed alle loro capacità prestazionali. Siamo in grado di svolgere, secondo le ultime normative europee ed internazionali, prove di resistenza all’invecchiamento artificiale, prove prestazionali di usura, di adesione, di urto, prove fisiche come temperatura di transizione vetrosa, potere calorifico e prove chimiche come emissione di composti organici volatili, determinazione di formaldeide.
I materiali che trattiamo sono gomme, materie plastiche, metalli, legno e biocombustibili, mattonelle, vernici, intonaci, materiali di costruzione e finitura, elementi di arredamento, rivestimenti vari.
Quali sono gli strumenti che utilizzate per eseguire le prove?
Il laboratorio negli anni si è dotato dei migliori strumenti per l’invecchiamento artificiale come Camera Kesternich, Nebbia salina, Xeno-test, Ozonometro, UV-Condensa, Camera umidostatica.
Non possono mancare strumenti di caratterizzazione dei materiali come Taber-test, Spettrofotometro all'infrarosso, Calorimetro a scansione differenziale (DSC), Bomba di Mahler e strumenti di caratterizzazione chimica come ICP, Gascromatografo con rilevatore di massa, cromatografo ionico.
Ci sono richieste di prove particolari e interessanti?
Negli ultimi anni si è posta sempre maggiore attenzione al fenomeno dell’inquinamento dell’aria in ambienti confinati (Indoor).
Per questo motivo il laboratorio sta costantemente investendo per migliorare la propria capacità, sia in termini numerici che di qualità, per svolgere test per la determinazione delle sostanze organiche volatili pericolose (i famigerati VOCs) secondo lo standard EN 16516 basato sulla serie ISO 16000 e secondo le varie legislazioni europee come classificazione A+ francese e CAM Italia.
Si prevede per il 2024 una capacità di prove triplicata rispetto all'attuale disponibilità riducendo così le attese della clientela.
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